Castello Quistini

Palazzo Porcellaga (castello Quistini)

I Porcellaga erano un' antica famiglia originaria d'Iseo, che si era arricchita con il commercio del bestiame, e aveva acquistato, oltre ad un titolo nobiliare di conti, anche molte possidenze a Rovato e a Roncadelle. Il progetto di costruzione del palazzo è ideato prima da Ottaviano ( membro di questa famiglia ), insieme alla moglie Veronica. E' infine condotto a termine dalla figlia Lodovica. La datazione d'inizio dei lavori si colloca fra il 1570 e il 1580, questi ultimi stanno volgendo a termine dopo il 1600. Dopo che i lavori d'edificazione sono ultimati, la costruzione appare dal punto di vista…

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STORICO

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I Porcellaga erano un’ antica famiglia originaria d’Iseo, che si era arricchita con il commercio del bestiame, e aveva acquistato, oltre ad un titolo nobiliare di conti, anche molte possidenze a Rovato e a Roncadelle. Il progetto di costruzione del palazzo è ideato prima da Ottaviano ( membro di questa famiglia ), insieme alla moglie Veronica. E’ infine condotto a termine dalla figlia Lodovica. La datazione d’inizio dei lavori si colloca fra il 1570 e il 1580, questi ultimi stanno volgendo a termine dopo il 1600. Dopo che i lavori d’edificazione sono ultimati, la costruzione appare dal punto di vista fortificatorio assai tarda; probabilmente perché voluta dalla famiglia Porcellaga, come residenza sostitutiva, a quella annessa nel castello di Rovato, dove precedentemente risiedevano.
Dopo meno di mezzo secolo dalla costruzione, la nuova residenza dei Porcellaga muta proprietà. Intorno al 1630 circa, infatti, il nuovo palazzo fortificato è acquistato da Gerolamo Martino Roncalli, nobile di Bergamo e cittadino di Brescia. La famiglia Roncalli abiterà nella sua nuova residenza fino agli inizi del 1700. Dopo i Roncalli è la volta della famiglia Quistini, che acquisisce la proprietà del palazzo mantenendola fino al 1850: anno in cui gli eserciti guidati da Napoleone Bonaparte, entrano a Rovato e sottraggono alla famiglia Quistini la proprietà dell’edificio. Quando ormai gli eserciti napoleonici sono impegnati a commettere ladrocini d’ogni genere nel territorio rovatese, anche alla proprietà del palazzo tocca la stessa sorte; l’edificio viene suddiviso in due metà e una porzione di essa, infatti, passa per innumerevoli mani, attraverso successioni ereditarie. Tale divisione è stata mantenuta fino ad oggi: Palazzo Porcellaga attualmente è di proprietà delle famiglie Mazza e Natali.
Palazzo Porcellaga sorge nel comune di Rovato, ed è posto ai margini settentrionali del centro storico cittadino, in prossimità dello sbocco meridionale della Val Marzia. L’intero complesso è costituito da tre corpi edilizi:
Le cantine: sono disposte sullo spigolo sud- occidentale del recinto e sono costituite da un fabbricato rettangolare a due livelli. Il corpo principale delle cantine, al livello inferiore, è un unico ambiente coperto da volte a crociera che sono sostenute da otto pilastri in pietra di Sarnico.
La torre: è situata accanto al lato orientale del palazzo. Ha un’altezza di circa venti metri, ed è suddivisa in quattro livelli più uno nel sottosuolo. La pianta, di forma rettangolare, si presenta uguale ad ogni piano All’esterno la torre è coronata da un monumentale cornicione a modiglioni e da una copertura a quattro falde; presenta due finestre per piano con cornice bugnata e inferiate.
Il palazzo: è disposto sul lato settentrionale della cinta, distribuito su di un alto piano terra, principale, e un piano ammezzato più basso. Tutto l’edificio è protetto da una copertura a quattro falde. Oltrepassato il portone si entra sotto il maestoso portico che si innalza fino al tetto coperto da volte a crociera e lastricato con pietra di Sarnico.

Rovato.it

1 Commento

  1. A proposito di quanto scritto su Palazzo Porcellaga che dopo la famiglia Quistini “…è passato attraverso innumerevoli mani” , mi permetto di rettificare che la parte ora Mazza è passata attraverso innumerevoli mani .
    La proprietà Quistini Natali è rimasta nelle mani dei legittimi discendenti dal 1812 quando il palazzo venne diviso a metà per motivi ereditari.
    Laura Natali bisnipote della nobile Giuseppina Quistini

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