Storia di Rovato

Ferrovie, la linea Iseo Rovato compie 106 anni di vita

Il piazziale binari della stazione di Iseo. In sosta sul secondo binario l'ATR 220.024 dopo il viaggio inaugurale (foto da Wikipedia)

Ha compiuto 106 anni (110 dal progetto) la ferrovia di Rovato, che fu inaugurata il 3 settembre 1911. Il progetto di una linea che da Iseo si innestasse sulla Milano-Venezia fu presentato del 1907 dalla SNFT (Società Nazionale Ferrovie e Tramvie) al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. A firmarlo l’ingegnere Conti Vecchi, progettista della Iseo-Edolo, che disegno la Iseo-Rovatocon un ...

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Tranvia Iseo-Rovato-Chiari

(fonte Wiki) La tranvia Iseo-Rovato-Chiari, nota anche come Guidovia Iseo-Rovato-Chiari, era una linea tranviaria franciacortina che, a cavallo dei secoli XIX e XX, univa Iseo a Rovato e Chiari. Storia Carri tranviari in via Larga, a Rovato Negli anni settanta e ottanta dell’Ottocento negli ambienti dell’amministrazione provinciale si era discussa l’opportunità di costruire la ferrovia per Iseo considerando le alternative ...

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Storia del mulino di Rovato

Altri tempi. La guerra era finita da poco e il sindaco del nostro comune era l’avvocato Andrea Cazzani. Rovato, leggo in un vecchio documento inedito del 4 maggio 1946, aveva “la necessità di ottenere una piccola industria adatta ad assorbire la manodopera eccedente le normali occupazioni delle attività locali, risolvendo il problema della disoccupazione che è andato man mano aggravandosi ...

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Il mercato delle bestie (la storia)

Il mercato del bestiame rovatese ha radici molto antiche. Le prime tracce di un’esposizione periodica d’animali risalgono all’età longobarda (tra la fine del V e l’inizio del IX secolo dopo Cristo). Questa popolazione nomade proveniente dall’Europa dell’est per prima creò un piccolo mercato nel piazzale antistante alla chiesa di S. Michele. Durante il Medioevo – ancora – mandriani, nomadi e ...

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Dalla prima guerra mondiale alla liberazione

La Prima Guerra Mondiale – che sconvolse e devastò l’intera Europa – segnò anche il nostro paese. Rovato pagò con 160 giovani vite stroncate e un numero imprecisato di mutilati e invalidi il suo tributo alla guerra. Ne è memoria il Sacrario ai Caduti presso le Scuole Elementari Comunali. A peggiorare la situazione nel 1918 vi fu una grave epidemia ...

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Dall’unità d’Italia alla Prima Guerra Mondiale

La dipartita degli austriaci inaugurò a Rovato un regime politico e amministrativo centrato sul raggiungimento di un’ampia autonomia. Il 12 febbraio 1860, la Giunta municipale rovatese si costituì in ufficio e relazionò al Consiglio del 7 marzo successivo il proprio programma. Nel 1861 si deliberò di licenziare “il pedone distrettuale” sostituito dall’Ufficio Postale. Nel 1862 fu istituita la “Giudicatura Mandamentale” ...

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Rovato durante il periodo del Risorgimento

Nel 1685 La Repubblica di Venezia concesse la costituzione di un archivio notarile a Rovato. Personaggio di rilievo fu, in quel secolo, Leonardo Cozzando (1620-1702), professore di filosofia a Verona e Vicenza, che scrisse un volume sulla filosofia greca e una “Libreria bresciana”, stesa nel convento dell’Annunciata, dove trascorse i suoi ultimi anni. Durante la guerra di successione spagnola (primi del ...

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Rovato nell’epoca tardo medievale: rapporti con il dominio Angioino e con la Repubblica di Venezia

Nel 1265, acclamato dai guelfi, il conte di Fiandra Roberto de Béthune (membro della spedizione italiana di Carlo d’Angiò) occupò il castello di Rovato. La campana del vespro del 9 novembre fu il segnale dell’insurrezione antifrancese per i rovatesi, che misero in fuga gli stranieri. L’insofferenza dei rovatesi verso qualsiasi giogo si confermò nel 1312, nei confronti delle truppe di ...

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Invasioni barbariche e occupazione Longobarda del Monte Orfano

Le razzie e i saccheggi delle popolazioni barbariche subirono una battuta d’arresto con l’insediamento dei Longobardi, nel 568 d.C. Questa popolazione – entrata dall’arco alpino in Italia e guidata nei primi tempi dal re Alboino – ristrutturò la fortificazione romana presente nell’area dell’attuale convento della SS. Annunciata facendo di Rovato il centro principale dell’antica Franciacorta. Con la conversione dei Longobardi ...

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Caduta dei Galli cenomani e avvento dei Romani con fortificazioni sul Monte Orfano

La prosperità del popolo Cenomano e le sue conquiste in Franciacorta furono però messe in crisi dall’arrivo dei Romani  nel primo secolo a.c.. Era il tempo di Giulio Cesare e di una grande crescita nei settori del commercio, dell’agricoltura e dell’edilizia. In questo periodo di estrema floridezza la Franciacorta acquisì importanza e si organizzò attorno al castrum di Rovato (collegato ...

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Invasione dei Galli Cenomani in Franciacorta intorno al sesto secolo a.C.

Gli storici rilevano Insediamenti umani fra le colline delle Franciacorta già nel terzo millennio a.c. Ma più significativo – ai fini della nostra ricostruzione – è l’arrivo degli Etruschi, attestato dal ritrovamento di alcune tombe nella zona di Coccaglio e Pontoglio. Nel sesto secolo a.c., i Celti penetrarono nell’entroterra lombardo da ovest e – in diversi periodi – i Galli ...

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Lo stemma del Comune di Rovato

Lo stemma del comune di Rovato risale alla metà del cinquecento. La particolarità araldica più rilevante che lo contraddistingue è data dal fatto che tra i duecentosei comuni della provincia di Brescia, Rovato ha mantenuto nel suo stemma rappresentativo l’effige del leone di S. Marco, simbolo della Serenissima che veniva consegnato agli alleati più fedeli e prestigiosi. Come si può ...

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L’origine del nome Rovato

Ci sono diverse ipotesi. Il nome potrebbe derivare da “roveda” (rovo), ma anche da “ruatum” (riferito a un “castrum” rovinato) e da “rua” (strada). Quest’ultima spiegazione ci sembra la più convincente giacché già in epoca romana (ne troviamo testimonianze a Capo Rovato) il nostro comune era un importante snodo viario (il paese era attraversato dalla strada Brixia-Mediolanum). Alcuni esperti sostengono ...

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