Il Gigli apre le porte a Rovato Soccorso con 2 incontri, uno che si è tenuto sabato 9 novembre e il secondo sabato 23 novembre per gli studenti del triennio del liceo.
Anche nel secondo appuntamento si tratterà di una lezione di due ore in cui i formatori, tutti riconosciuti dall’Areu, spiegheranno innanzitutto i compiti dell’associazione che si occupa sia di trasporto sanitario d’emergenza (il vecchio 118) sia di trasporto sanitario semplice, ovvero trasporto in ospedale o strutture riabilitative o da lì a casa di tutte quelle persone che hanno bisogno di un trasporto assistito con la presenza di qualcuno che sappia cosa fare in caso di bisogno ( in genere si tratta di portare in ospedale o riaccompagnare a casa pazienti dializzati o che devono fare visite, medicazioni, o altre terapie). L’associazione è presente sul nostro territorio da molti anni e si mantiene grazie al lavoro di molti volontari (pochissime sono le figure professionali stipendiate).
I formatori proseguiranno illustrando ai ragazzi il funzionamento della app Where are U, che permette, con un solo click, di chiamare il numero di emergenza e di essere localizzati (la app attiva la geolocalizzazione del dispositivo da cui si chiama). Sembra cosa da poco, ma spesso capitano casi di persone che telefonano in preda al panico e che riattaccano senza dire dove si trovano, per non parlare del fatto che basta davvero poco per imparare quali sono le informazioni di cui il centro che risponde ha bisogno per inquadrare il caso e organizzare i soccorsi nel modo e con i mezzi più idonei, ma non tutti lo saprebbero fare senza un’adeguata formazione.
Infine ci si soffermerà sui comportamenti da evitare e su ciò che invece è meglio fare in situazione di emergenza. Pochi giorni fa qui a Rovato una giovane madre, che aveva casualmente seguito una lezione sulla manovra di Hemlick sui bambini, ha salvato la vita della nonna anziana che si stava strozzando con un boccone di cibo andato per traverso. Quando sono arrivati i soccorsi la nonna (91 anni) stava già bene e non è stato neppure necessario portarla in ospedale, ma quando la nipote è intervenuta era diventata blu.
La lezione ha lo scopo soprattutto di sensibilizzare gli studenti in modo che in futuro magari pensino a una formazione più completa; ogni anno poi diversi ragazzi di Rovato e dintorni fanno in associazione il servizio civile, anche alcuni nostri ex alunni lo hanno fatto.
“I volontari hanno lasciato un feedback molto positivo sul grado di partecipazione degli studenti, sull’interesse e la pertinenza degli interventi e delle domande”, così ha commentato la prima giornata la professoressa Stefania Genocchio, docente organizzatrice del progetto.
(fonte: comunicato stampa)