Intelligenza artificiale, foto generica da Pixabay

L’intelligenza artificiale conquista le risorse umane

Non c’è dubbio, ogni aspetto della nostra vita ormai è informatizzato, ha ancora senso studiare?

Come ci riporta ilSole24Ore anche per il recruiting ormai si utilizza l’intelligenza artificiale. L’esempio lampante è quello dell’Hilton, famosa catena di Hotel, che grazie a un sistema che analizza i video delle persone che rispondono alle domande e passa la loro voce ai raggi x, ha ridotto la ricerca del candidato ideale da 42 a 5 giorni. Ma anche il colosso Unilever utilizza l’AI: attraverso un game in 12 prove da risolvere sul proprio smartphone in 20 minuti è riuscita a scremare l’80% dei curriculum che riceve ogni anno. E in Italia? Secondo una ricerca dell’Aidp (Associazione Italiana per la Ricerca del Personale) il 58% dei manager ha introdotto sistemi digitalizzati e automatizzati per il processo di reclutamento e selezione.

Perché si utilizza l’AI nelle risorse umane

Sempre secondo questo studio, 6 manager di risorse umane su 10 ha utilizzato sistemi informatici per le attività di prescreening, per facilitare l’attività di selezione e per realizzare un’analisi automatizzata dei curricula e dei profili presenti del database. Ma c’è di più: alcuni utilizzano gli algoritmi per fare un’analisi motivazionale del candidato tramite un check sui social, tramite cui si verifica anche la web reputation. Tutto ciò permette una migliore efficienza del processo di selezione e un’ottimizzazione dei tempi di reclutamento. Inoltre, così si potrò avere un vantaggio sulla qualità del processo di selezione, essendo più accurato e attento nella visualizzazione dei curriculum e delle interviste ai candidati.

Ha senso prendere un Master in Risorse Umane?

Non credo che nessuno possa negare l’impatto enorme che le nuove tecnologie hanno in tutti i settori della nostra vita, e lo stesso vale per le HR. È indubbio che la robotizzazione di alcuni processi può migliorare diversi ambiti della selezione, in particolare quelli più ripetitivi, per far guadagnare tempo. Possiamo, però, affermare con la stessa certezza che nessun robot potrà mai sostituire il fattore umano, decisivo ai fini della scelta. Per questo possiamo rispondere alla nostra domanda: sì, ha ancora senso prendere un Master in Gestione delle Risorse Umane. Infatti, se come accennato un robot, uno scanner o una macchina possono far risparmiare tempo ed energia nelle operazioni più ripetitive, come ad esempio verificare i titoli dichiarati nel curriculum, l’impressione e l’attenzione di un essere umano non potrà mai essere sostituita.

Come prendere un Master mentre si lavora

Se hai capito che il tuo percorso lavorativo sarà in questo settore e vorresti davvero specializzarti in Gestione delle Risorse Umane, i passi da compiere sono pochi:

  • iscriversi all’università
  • Studiare fino all’ottenimento dei risultati desiderati.

Facile a dirsi? Lavori e pensi di non avere assolutamente tempo da dedicare a questo progetto? Un buon modo per conciliare impegni lavorativi/familiari con lo studio lo offrono le Università Telematiche. Iscrivendoti a un Ateneo Online, come ad esempio Unicusano, potrai vedere le lezioni negli orari e sui dispositivi che preferisci, potrai quindi ottimizzare i tempi “vuoti”, come gli spostamenti per andare a lavoro o i buchi delle tue giornate. Generalmente il Master ha durata annuale, e dopo qualche sforzo potresti decisamente cambiare in meglio la tua vita lavorativa. Ancora ti stai chiedendo se ne valga la pena?

Rovato.it

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