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Dopo un anno concluso all’insegna di forti incrementi dei prezzi legati al carburante, anche il 2023 è iniziato con non poche ripercussioni per i possessori di auto, che hanno dovuto fronteggiare lo sciopero dei benzinai istituito tra il 24 e 26 gennaio proprio contro il caro carburante, reso ancora più elevato complice la manovra del Governo di riportare in vigore le accise e su cui si sono ipotizzate possibili speculazioni di prezzo. Passate le proteste, quello che rimane però è una grande incertezza, resa evidente anche dalle cifre riportate nelle stazioni di rifornimento, che hanno subito solo una lieve flessione, continuando a mantenersi alte su tutto il territorio nazionale, compresa la Lombardia, e sulle quali si potrebbero vedere presto gli effetti dell’embargo sui prodotti russi.
L’impatto del caro benzina sugli italiani
Al di là della situazione geopolitica, è evidente che queste ripercussioni abbiano portato a un radicale cambiamento nelle abitudini degli italiani rispetto all’utilizzo della macchina. Come confermato da un recente studio, il 42% del campione intervistato ha ammesso di aver rivisto il proprio modo di muoversi, numero che potrebbe aumentare se i prezzi del carburante dovessero crescere ulteriormente. Oltre a ricercare il distributore in cui rifornirsi in base alle cifre proposte, il 37% degli italiani interpellati ha dichiarato di adottare uno stile di guida più “dolce” per ridurre i consumi, mentre il 27% attesta di ricorrere all’auto solo in casi strettamente necessari. Tuttavia, nell’epoca attuale, è impensabile una vita senza automobile: non possedendola molti impegni quotidiani e commissioni sarebbero di difficile attuazione e pertanto, per cercare di risparmiare sul lungo periodo, in tanti hanno preso in considerazione l’acquisto di macchine usate così da contrastare indirettamente il fenomeno del caro benzina, visto che anche per il 2023 ci aspetta tutto fuorché un drastico abbattimento dei prezzi per quanto riguarda i rifornimenti. La parola d’ordine sarà dunque risparmiare.
Perché prendere un’auto usata
Lo stesso mercato delle autovetture usate conferma la tendenza, partendo in positivo con un + 10,7% rispetto allo stesso periodo del 2022. Per ogni 100 autovetture nuove, nel mese di gennaio ne sono state vendute 192 di seconda mano. Forte la richiesta di modelli benzina e diesel, segno di come il caro carburante influisca poco sulla decisione di prendere l’una o l’altra alimentazione, nonostante il prezzo del diesel abbia ormai superato quello del gasolio. Cresce la domanda anche delle auto usate ibride, mentre risultano in contrazione le auto elettriche, con una quota di mercati di appena lo 0,4%.
Optando per un’auto usata, il risparmio economico sul prezzo di listino sarà importante, non essendo il modello fresco di fabbrica. Questo a causa della svalutazione, inevitabile quando si ha a che fare con una vettura usata, ma che intacca in egual modo anche un’automobile nuova, la quale comincia a essere svalutata nel momento esatto in cui esce dalla concessionaria, ma ancor di più non appena viene immessa in strada e inizia a percorrere chilometri. Apparentemente un’auto usata potrebbe necessitare di maggiori interventi di manutenzione, ma scegliendo il giusto rivenditore trovare modelli in ottime condizioni e affidabili sarà impresa tutt’altro che impossibile. C’è da considerare inoltre che anche le macchine nuove possono richiedere azioni d’intervento, soprattutto per quanto riguarda le componenti elettroniche, assenti sui vecchi modelli oppure più semplici da riparare rispetto alle auto nuove, senz’altro più sofisticate e di conseguenza costose.
Acquisto auto usate: una garanzia
Dopo aver valutato attentamente il mercato e aver individuato dove comprare auto usate a Brescia, non deve mancare uno sguardo ai possibili incentivi fruibili. Purtroppo non sono previsti attualmente bonus pensati per chi intende acquistare vetture di seconda mano, ma chi deciderà di propendere verso questi modelli potrà comunque usufruire di vantaggi, qualora la contrattazione avvenga in concessionarie o presso rivenditori professionisti. Come avviene per le auto di nuova fattura, anche le macchine usate sono coperte da garanzia, per 12 o 24 mesi a seconda di quanto riportato sul contratto di acquisto, in relazione ai danni che possono colpire parti meccaniche, componenti elettriche e carrozzeria, previa segnalazione entro un certo limite di tempo da parte dell’acquirente. Una garanzia che non viene meno neanche se la vettura in questione ha parecchi anni di vita. La possibilità di essere comunque tutelati, nonostante l’auto acquistata non sia recente, è uno degli aspetti che fa gola ai potenziali compratori, che nell’attuale periodo di instabilità tendono ad appigliarsi a qualunque occasione possibilità di risparmio. Anche qualora i prezzi dei carburanti dovessero stabilizzarsi, o meglio ancora ridursi nei prossimi mesi, affidarsi a previsioni ipotetiche non è rassicurante, pertanto gli italiani hanno cominciato a muoversi per tempo e ad applicare una visione lungimirante di risparmio, funzionale ad assicurare per i tempi che verranno la possibilità di accantonare qualche soldo puntando sull’acquisto di vetture usate, riducendo il budget di spesa nella voce automobile, comprendente anche tutti gli aspetti che ruotano attorno alla gestione del veicolo, carburante incluso. Vista la centralità che questo mezzo di trasporto continua a ricoprire nella vita degli italiani, simili scelte dovranno essere effettuate anche nel 2023.
