Casa, foto generica da Pixabay

Come difendersi dai furti e dalle violazioni di domicilio

La propria abitazione dovrebbe essere il luogo in cui ci si sente sicuri, protetti e coccolati, dove vivono le persone care e si trascorrono momenti felici. A minare la serenità di questo contesto però possono esserci episodi spiacevoli, che per quanto siano rari e sporadici, rischiano di comprometterne il clima e di non farci sentire più al sicuro. Stiamo parlando di furti, effrazioni e violazioni di domicilio, tutte situazioni piuttosto spiacevoli per chi le subisce. Una volta avvenute, possono anche far sentire estranea l’abitazione a chi ci vive, rendendo difficile ripristinare l’equilibrio precedente. Per evitare di subire simili crimini e ritrovarsi ad affrontare un percorso di ripresa tutt’altro che semplice a livello mentale e non solo, occorre giocare d’anticipo e dotarsi di tutti i mezzi necessari per proteggersi dai ladri.

Lombardia, regione con più furti in casa

Stando a quanto riportato dall’Osservatorio sulla sicurezza della casa, la Lombardia sarebbe al primo posto in Italia per quanto riguarda i furti in casa, considerando il 2021. Risultano in quell’anno 25.234 furti in abitazione, come dire che a livello nazionale un caso su cinque avviene in questa regione. A portarla così in alto nelle classifiche sono sicuramente la popolosità, poco meno di 10 milioni di abitanti, e l’elevata concentrazione di ricchezza rispetto ad altre regioni italiane.
Dopo una flessione durante la pandemia, quando gli spostamenti erano limitati e di conseguenza le possibilità per i malviventi di insediarsi nelle case pressoché ridotte allo zero, ora i furti in casa sono di nuovo risaliti. Un andamento certamente fisiologico, visto il mutare delle circostanze, ma che ha spinto le persone ad aumentare le richieste di sicurezza, dotando, ad esempio, la propria abitazione di dispositivi come porte blindate a Brescia e dintorni per sentirsi maggiormente tutelate.

 

Furti in casa: come agiscono i ladri?

Prima di pensare a quali misure inserire nella propria abitazione per difendersi dai ladri, però, è importante conoscere le loro mosse. Possono esistere diverse modalità di effrazione, anche se la più classica rimane scassinare o danneggiare la porta d’ingresso, servendosi di una chiave passe-partout e di un martello, oppure impiegando una tessera tipo bancomat. I rapinatori più agili possono introdursi anche dalle finestre o dai balconi. Momenti della giornata prediletti per agire sono senza dubbio sera e notte, quando gli inquilini dormono, perché questo li rende più sicuri nelle fasi di entrata e di fuga, per quanto il rischio di essere scoperti appaia più elevato vista la presenza di persone in casa. Molti malviventi studiano i movimenti di chi intendono derubare, per capire l’occasione migliore in cui introdursi nell’abitazione o se ci sarà un lungo periodo d’assenza, come una vacanza, tenendo d’occhio anche i social network, a dimostrazione di come anche i ladri siano attenti all’aspetto tecnologico. Stare al passo con le innovazioni può aiutarli anche a specializzarsi e a destreggiarsi in mezzo a nuovi strumenti di protezione disponibili sul mercato, particolare da non sottovalutare.

 

Come difendersi dai ladri in casa

Un dispositivo che protegga al 100%, a prescindere dalle competenze o meno del malvivente, non esiste, ma installarne alcuni è fondamentale per rendere l’intrusione complicata, facendo perdere tempo ai malintenzionati e rischiando di farli uscire allo scoperto. Prima ancora di acquistare dispositivi di sicurezza, è bene individuare i punti critici della casa, per poi installare i sistemi, che a volte possono combinarsi anche tra loro. Da proteggere per primi sono senza dubbio uscio e finestre, il primo installando portoncini blindati resistenti, moderni e sicuri, di cui sarebbe preferibile cambiare periodicamente la serratura in relazione alle nuove tecnologie che vengono messe in commercio. Per quanto riguarda le finestre invece, un buon deterrente possono essere le inferriate, soprattutto per chi abita al piano terra o ai primi piani. A queste dotazioni va abbinato un sistema d’allarme, con sensori collocati in punti strategici dove si possa intercettare la presenza di eventuali intrusi. Strumento completabile anche con un dispositivo fumogeno, attivabile automaticamente o solo quando rileva movimento. Oltre all’allarme, devono essere immancabili le telecamere di sicurezza, preferibilmente connesse direttamente allo smartphone o al tablet del proprietario di casa, così da monitorare in tempo reale quanto sta succedendo. Alcune telecamere andrebbero posizionate in maniera visibile, altre più nascoste e collocate in basso, inoltre anche sulle porte blindate possono essere installati spioncini con una telecamera integrata, in grado di registrare i movimenti davanti alla porta. In caso di partenze per lunghi periodi, meglio tenere i beni preziosi in una cassaforte nascosta: gli oggetti di valore staranno al sicuro e i proprietari potranno stare tranquilli anche a distanza.

Per rendere visibili i malviventi in caso di effrazioni, una buona soluzione sono i fari esterni, meglio ancora se attivabili solo in presenza di persone: coglieranno il ladro di sorpresa e gli faranno sorgere il timore di poter essere visto. Alcune di queste soluzioni, prese singolarmente, risultano inefficaci, ma combinate tra di loro possono fare la differenza e rendere sicura la permanenza in casa, a qualunque ora del giorno e della notte. A influenzare la scelta dei dispositivi anche la location funge da discriminante: proteggere un’abitazione isolata richiede accortezze maggiori rispetto a un contesto cittadino.

Rovato.it

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