Viemme61, foto da ufficio stampa

L’evoluzione del design degli interni negli ultimi 20 anni

Se il modo di vedere e la concezione che abbiamo delle case in cui abitiamo è rimasta nel tempo sempre la stessa, visto che continuiamo a considerarle per buona parte luoghi in cui rifugiarsi e dove trovare gli affetti più cari; gli oggetti che ci stanno dentro, in termini di collocazioni, forme, colori, funzionalità, sono cambiati col passare degli anni. Come è inevitabile che sia, perché la società evolve, e i nuovi modi di vivere e di pensare, nonché le esigenze che emergono, vanno a ripercuotersi per forza di cose anche sull’ambiente circostante. E viceversa, perché le persone difficilmente rimangono indifferenti a ciò che gli sta intorno, soprattutto se si tratta della loro abitazione.

Certamente l’interior design è sempre stato e continua a essere un settore in evoluzione, basti pensare che fino a una settantina d’anni fa le persone abitavano in contesti del tutto diversi da quelli attuali, ben lontani dai piccoli appartamenti di città, per esempio. A influenzare la progettazione di interni anche l’avvento del digitale e lo sviluppo di nuove tecnologie.

Anni 2000: il potere del design

Per la prima volta dalla rivoluzione industriale, il design negli anni 2000 non appare più come un elemento secondario, ma anzi capace di plasmare le nostre vite perché tutti i giorni ci abbiamo a che fare e lo tocchiamo. Diventa persino in grado di “darci forma”, di influenzare parte della nostra identità e modificare i luoghi in cui è inserito. L’avvento di Internet, delle fotocamere e dei telefoni cellulari ha spinto i designer a lanciarsi nella creazione di nuovi prodotti, servendosi anche di questi strumenti. II fenomeno della globalizzazione inoltre, già presente negli anni ’90, ha indubbiamente condotto alla nascita di nuovi stili e modi di progettare casa. Su quest’onda nasce lo stile boho chic, un mix di contaminazioni che vanno dal Far West al movimento hippy, fino allo stile etnico, caratterizzato da originalità e colori, fatto di pezzi unici e irripetibili. Un modo di ristrutturare casa tutt’altro che minimal, con spazi sempre ricchi di oggetti, capaci di conferire all’abitazione una personalità unica.

A essere predominante anche lo stile classico, con mobili importanti e tanti elementi decorativi, in cui le stanze hanno tutte una precisa funzione e sono ben definite, a differenza di quanto accade oggi. Immancabile in soggiorno la vetrinetta per poter esporre servizi e porcellane e un divano imbottito. Protagonista assoluto in tutti gli spazi il legno, anche in camera da letto lo ritroviamo in comodini, comò e armadi, perfettamente coordinati tra loro. Di certo c’è che l’arredamento, a partire da questo istante, si farà sempre più sottile e vario, difficile da incasellare in precise correnti, anche perché i cambiamenti si verificano a velocità impressionante. Due tendenze tuttavia rimarranno predominanti e continueranno ad andare a braccetto fino a oggi: funzionalità ed estetica, in mezzo alle quali la tecnologia gioca la sua parte nella continua sperimentazione di materiali innovativi.

Sostenibilità ed emozioni al centro

Oggi invece l’interior design considera prioritaria una precisa questione: quella ambientale. Una nuova frontiera nata sotto il segno dei cambiamenti climatici, che stanno sempre più a cuore all’uomo, consapevole che saranno le sue azioni a permettere la sopravvivenza del Pianeta. Sulla base di questi assunti si è sviluppato di recente l’idea di un design ecosostenibile, fatto di materiali e colori che richiamano la natura. Obiettivi di questa corrente è donare una sensazione piacevole, di relax, attraverso materiali organici e sostenibili come legno, bambù, vimini, lino e cotone, in totale armonia con l’ambiente. Un modo per aiutare l’ecosistema passa anche dalla scelta di elettrodomestici capaci di garantire un risparmio energetico elevato. Non solo: diventa preponderante nella scelta dei pezzi d’arredo anche il concetto di vintage e di riciclo, volti a ridurre lo spreco che ha caratterizzato, e continua purtroppo in buona parte a caratterizzare, lo stile di vita della società. Da qui la decisione di selezionare pezzi di interior design antichi o presi da vecchie abitazioni, e quindi già utilizzati da altri, capaci di trasmettere una storia e creare così una precisa atmosfera nella casa, mixandoli con parti d’arredo moderne.

Design dei cinque sensi

È passando da qui che si arriva all’attuale tendenza, quella del design emozionale, dove a prevalere è l’aspetto psicologico, cosa l’ambiente circostante suscita nell’individuo, che significato ha per lui l’adozione di un certo stile o di un certo colore. Insomma, ogni pezzo d’arredo assume una specifica funzione rappresentativa, totalmente personale, indipendentemente dalla materialità. Qui entrano in gioco i cinque sensi: per generare un comfort visivo, i designer dovranno puntare su precise scelte cromatiche e di illuminazione. Le luci calde per esempio creano un effetto più naturale e accogliente, confortevole per gli occhi, suscitando sensazioni di intimità e benessere. Anche la selezione dei materiali deve avvenire con cura e consapevolezza, in base al tipo di sensazione tattile che il committente desidera ottenere. Persino l’udito vuole la sua parte: chi si occupa di design d’interni oggi è importante che sappia condurre gli interventi necessari per migliorare o evitare la percezione di rumori indesiderati, considerato che l’inquinamento acustico è diventato un fenomeno in grado di influire pesantemente sulla salute delle persone, specialmente nelle grandi città: l’interior design a Brescia è rimasto al passo con i tempi proprio per scongiurare simili problematiche. Resta viva la curiosità di scoprire quali saranno i prossimi trend nel campo del design d’interni, pronti a svilupparsi negli anni a venire.

 

Rovato.it

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