Nell’allevamento ovino moderno, la gestione della fase di allattamento è un pilastro fondamentale per la salute e la redditività del gregge. Sebbene il latte materno rappresenti l’alimento d’elezione, esistono numerose situazioni in cui il suo utilizzo non è possibile o sufficiente, come nel caso di agnelli orfani, parti trigemellari o in allevamenti di grandi dimensioni dove si punta a una standardizzazione della crescita. In questi contesti, i sostituti del latte di alta qualità diventano uno strumento essenziale, non un ripiego, ma la soluzione per garantire a ogni agnello un avvio ottimale alla vita.
La scelta del prodotto giusto, tuttavia, non può essere casuale, poiché una formulazione inadeguata può compromettere la salute e la crescita dei giovani animali; comprendere le caratteristiche di un latte in polvere di qualità è quindi cruciale per l’allevatore.
La composizione: proteine e grassi di origine lattiera
Il primo indicatore della qualità di un latte in polvere per agnelli è la sua composizione, in particolare l’origine delle sue componenti proteiche e lipidiche. L’apparato digerente di un agnello nelle prime settimane di vita è predisposto per digerire esclusivamente i nutrienti del latte, per questo motivo un sostituto di alta gamma deve essere formulato con proteine derivanti esclusivamente da prodotti lattiero-caseari, come il siero di latte in polvere o il latte scremato in polvere. Allo stesso modo, i grassi dovrebbero essere di alta qualità e facilmente assimilabili per fornire l’energia necessaria alla crescita e alla termoregolazione.
Digeribilità e salute intestinale per prevenire i disturbi
La salute intestinale è il fulcro del benessere di un agnello lattante. Un buon sostituto del latte deve essere studiato per essere estremamente digeribile e per promuovere un ambiente intestinale sano, al fine di prevenire l’insorgenza di patologie enteriche come la diarrea. Le formulazioni migliori sono spesso acidificate, un processo che aiuta a inibire la crescita di batteri patogeni nello stomaco e favorisce una corretta cagliata del latte, rendendolo più digeribile. La presenza di prebiotici e probiotici è un altro valore aggiunto importante, poiché contribuisce a sviluppare una flora microbica benefica. Un intestino sano permette un assorbimento ottimale dei nutrienti e prepara l’agnello alla successiva fase di introduzione di un mangime per svezzamento agnelli solido.
L’importanza di una formula specifica per ovini
Un errore grave e purtroppo ancora diffuso è quello di utilizzare sostituti del latte formulati per vitelli per l’alimentazione degli agnelli. Sebbene possano sembrare simili, questi prodotti hanno una composizione molto diversa, soprattutto per quanto riguarda il contenuto di alcuni minerali. In particolare, il rame, che è un microelemento essenziale per i bovini, è altamente tossico per gli ovini, i quali hanno una capacità molto limitata di eliminarlo dall’organismo. Un accumulo di rame può portare a intossicazioni gravi e persino letali, è quindi assolutamente imperativo utilizzare solo ed esclusivamente un latte in polvere specificamente formulato per la specie ovina, con un tenore di rame controllato e molto basso.
La corretta preparazione
Anche il miglior sostituto del latte può causare problemi se non viene preparato e somministrato correttamente, per questo motivo è fondamentale seguire scrupolosamente le indicazioni riportate dal produttore sulla confezione. La temperatura dell’acqua in cui si scioglie la polvere è un parametro critico: un’acqua troppo fredda non permette ai grassi di emulsionarsi correttamente, mentre un’acqua troppo calda può danneggiare le proteine e le vitamine. Solitamente la temperatura ideale si attesta intorno ai 40-45°C. Anche la concentrazione, ovvero il rapporto tra polvere e acqua, deve essere rispettata con precisione, poiché una soluzione troppo diluita sarebbe poco nutriente, mentre una troppo concentrata potrebbe causare disidratazione e problemi digestivi.