Fattura elettronica, foto generica da Pixabay

Fatturazione Elettronica, l’Italia come paese più all’avanguardia d’Europa

L’Italia è da qualche anno a questa parte uno dei paesi europei più avanzati nell’ambito fiscale e l’introduzione della fatturazione elettronica si presenta come una nuova sfida per il nostro paese. Il governo italiano è infatti il primo in Europa ad introdurre l’obbligo di fattura elettronica tra privati puntando puntando anche a migliore la nostra classifica di digitalizzazione, campo in cui ancora fatichiamo ad emergere.

Le aziende sono favorevoli al cambiamento.

La fatturazione elettronica è entrate pienamente in vigore dal primo gennaio scorso e la maggior parte delle aziende, secondo i dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, sono riuscite ad adattarsi ai cambiamenti in modo adeguato. Nonostante le molte domande e la confusione che i primi disegni di legge avevano creato, praticamente tutte le aziende italiane appoggiano la scelta del governo e comprendono a pieno la necessità di rendere il processo di fatturazione digitale ed eliminare le copie cartacee.

Novità e dati.

Andiamo a vedere, in un breve elenco, tutti i dettagli salienti della nuova fatturazione elettronica e le novità collegate ad essa.

  1. Ad esclusione dei contribuenti forfettari, la fatturazione elettronica è diventata obbligatoria per tutti i privati dal primo gennaio scorso. Già dal Luglio 2018, era in funzione per tutti gli appalti pubblici. Anche al settore dei carburanti era stato richiesto di iniziare la fatturazione a Luglio ma, per assicurare che tutte le aziende avessero tempo a sufficienza per prepararsi al cambiamento, l’obbligo fu prorogato fino a gennaio.
  2. L’obbligo viene descritto nella manovra 2018, legge n. 205/2017 comma 9 e successivi mentre la proroga per la vendita di carburante si trova nel DI 79/2018, documenti dettagliati per chi volesse leggere la normativa completa.
  3. In Europa, solamente l’Italia ha posto l’obbligo di fatturazione elettronica per tutto il settore B2b. Altri paesi, come ad esempio Germania e Portogallo, lasciano scegliere alle imprese se utilizzare formati digitali o cartacei mentre altre nazioni, come ad esempio Spagna e Svezia, impongono l’obbligo solo per la pubblica amministrazione o ancora, come in Francia, l’obbligo esiste solo per il settore B2g (da azienda a governo).
  4. Già nel periodo dal 2012 al 2017, il numero di aziende italiane che si era mossa per adottare un ciclo di fatturazione digitale era raddoppiato con incrementi annuali di oltre il 15%.
  5. Tutte le fatture elettroniche saranno gestite dal Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate che avrà il compito di verificare e autenticare le fatture prima di consegnarle al destinatario. A disposizione delle aziende sarà anche un software gestionale gratuito, sempre creato dall’Agenzia delle Entrate, e un’app per smartphone e tablet per dare a tutti la possibilità di gestire i nuovi metodi di fatturazione senza dover investire in prodotti di terze parti. Dal sito web dell’Agenzia si potranno poi visualizzare, cercare e scaricare tutte le fatture elettroniche ricevute o create e generare QR Code per pagamenti e dettagli rapidi.
  6. Pensata con lo scopo di combattere l’evasione fiscale, la fattura elettronica si presenta anche come un ottimo strumento per le aziende che consentirà di risparmiare tempo e di conseguenza denaro nella gestione amministrativa.
  7. Assieme all’obbligo di fatturazione elettronica per i carburanti, arriva anche quello di pagare i rifornimenti con metodi completamente tracciabili come carte di credito o prepagate, dotate di un estratto conto bancario dettagliato.
  8. Sempre nel settore carburanti, spariscono anche le schede carburante cartacee che vengono rimpiazzate dalle carte carburante: queste sono carte prepagate per acquistare carburante pensate appunto per ottemperare ai nuovi obblighi di fatturazione elettronica e tracciabilità dei pagamenti velocizzando e rendendo più sicure le transazioni.
  9.  Le fatture elettroniche vengono sempre create in formato XML e devono riportare i seguenti dettagli per essere considerate valide: i dati personali di entrambe le parti tra cui ragione sociale, partita IVA e indirizzo legale, data, importo, causale e, nel caso di fatture per opere pubbliche, i dati del contratto.
  10.  Prima di poter ricevere o spedire fatture elettroniche sarà necessario registrarsi attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate per ricevere il proprio codice PIN e l’accesso all’area personale del sito.
  11.  Sarà necessario dotarsi di un indirizzo PEC, Posta Elettronica Certificata, per la ricezione delle fatture elettroniche.

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